Terapia del dolore cronico

Fondazione ISAL e DiSulmona: la Giornata contro il dolore diventa piu’ dolce

Il sorriso di Fabio De Luigi e la bontà dei confetti di Sulmona: Cento città contro il dolore, la Giornata internazionale della Fondazione ISAL in programma il prossimo 12 ottobre, quest’anno diventa più dolce grazie alla collaborazione con DiSulmona, società leader nella vendita online di confetti, bomboniere e fiori di confetto.

Nelle principali piazze italiane, con puntate oltre confine e oltre oceano, volontari e medici spiegheranno come e dove sia possibile curare il dolore. Inoltre, a fronte di un piccolo contributo, distribuiranno confezioni di confetti, il cui ricavato sarà utilizzato per finanziare la ricerca.

A Sulmona c’è una tradizione plurisecolare del confetto – spiega Antonio Di Bacco, uno dei cinque soci di DiSulmona –: la produzione industriale risale a fine ‘700, ma ci sono documenti che attestano come già nel Rinascimento fosse presente il confetto nel senso moderno”.

Fondata nel dicembre del 2009, DiSulmona vende sui propri siti di e-commerce il meglio della produzione confettiera sulmonese: confetti (pure per celiaci), confettate, bomboniere, segnaposto e fiori di confetto. “Ma distribuiamo un po’ tutte le eccellenze dell’Abruzzo, dai salumi ai dolci, dalla pasta al tartufo, fino all’aglio rosso di Sulmona”.

Il rapporto con ISAL nasce dalla sensibilità dei fondatori e da un’amicizia, quella con Gianvincenzo D’Andrea, l’ex direttore di anestesia e rianimazione dell’Ospedale di Sulmona, oggi presidente dell’associazione ISAL della Valle Peligna. “È stato lui l’anello di congiunzione – continua Di Bacco –. Il dottor D’Andrea ha trovato da noi una porta aperta”.

Per “Cento città contro il dolore”, DiSulmona metterà così a disposizione di ISAL circa 10mila sacchetti di confetti. “I confetti sono buoni, fanno bene e hanno pochissime calorie  – conclude Di Bacco –. Le mandorle, come la frutta secca in generale, sono un antiossidante per eccellenza, tanto che medici e nutrizionisti consigliano di mangiarne 2-3 al giorno”.

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