Terapia del dolore cronico

Michele Monti: “Il nostro impegno per diffondere il principio dell’inutilita’ del dolore”

Promuovere tutti i mezzi necessari per lenire il dolore e le sofferenze in generale. Con questo presupposto nasceva tre anni fa l’associazione Amici di ISAL di Nichelino, comune di quasi 50mila abitanti alle porte di Torino. “Il nostro compito è diffondere la cultura antalgica e insegnare al paziente, ma anche al medico che ancora non applica il principio dell’‘inutilità del dolore’, al primo di pretenderla e al secondo di applicarla” diceva allora, e conferma oggi, il presidente dell’associazione, il dottor Michele Monti.

Medico di famiglia (“Per favore, no medico di base, piuttosto medico di medicina generale o, come siamo definiti in Piemonte, specialista delle cure primarie” sottolinea), Michele Monti è anche terapista del dolore e  opera come interno in un centro per le cure palliative. “Ho seguito il mio primo corso negli anni Novanta, quando sono stati importate qui a Torino la terapia del dolore e le cure palliative – racconta –. Per approfondire ho fatto due master e diversi corsi a Torino e all’Istituto ISAL di Rimini, che mi hanno portato a incontrare il grande William”.

William è William Raffaeli, il presidente della Fondazione ISAL. “Ha il merito di tenere viva e unita la rete contro il dolore formata da medici, terapisti del dolore e professionisti sanitari in genere”. Lo stesso obiettivo viene perseguito localmente dall’associazione Amici di ISAL di Nichelino: la vicepresidente è la dottoressa Badino, una palliativista, e nel consiglio ci sono terapisti, psicologi e un farmacista. “Abbiamo poi diversi sostenitori e volontari che ci danno una mano nell’organizzare incontri informativi con i cittadini e convegni medici”.

Il dolore è un tema che interessa i cittadini, non solo gli anziani, ma anche i più giovani e le persone di mezza età – continua il dottor Monti –. Il problema vero è che manca un investimento convinto da parte delle istituzioni sanitarie, che spesso cercano solo il risparmio a ogni costo. Ma il compito di un medico è prevenire e curare, se gli si chiede di fare il ragioniere allora vuol dire proprio che ‘mala tempora currunt’”. Servirebbe anche maggiore formazione rivolta alla classe medica, inclusi alcuni specialista di terapia del dolore, “che badano solo al loro orticello”.

Il prossimo appuntamento degli Amici di ISAL di Nichelino prima della pausa estiva sarà una trasferta sul lago Maggiore: “Siamo stati invitati da un’altra associazione a parlare di cure, terapie e anche del rischio che la cronicizzazione del dolore porti alla depressione”. L’ultimo, poche settimane fa, è stato un incontro nella Sala consiliare del municipio di Nichelino: “È stato un successo, era su come affrontare il dolore in una società che lo nega”. A fine settembre, poi, tutti in piazza per la Giornata mondiale Cento città contro il dolore: “Ci saremo come ogni anno” conclude il dottor Monti.

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